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Vie lente tra dolce e salato
FOCI DELLO STELLA

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Vie lente tra dolce e salato
FOCI DELLO STELLA

La Riserva Naturale Regionale delle Foci dello Stella, posta all’interno della Laguna di Marano, comprende canali poco profondi, ampie distese di canneti d’acqua dolce (in corrispondenza dello sbocco in laguna del fiume Stella), sacche lagunari, velme e barene. Costituisce un’area avifaunistica di valore internazionale, come sito per la sosta e lo svernamento degli uccelli acquatici, riconosciuta ai sensi della Convenzione di Ramsar.

FLORA

Il canneto è una costante e notevole espressione della riserva naturale delle Foci dello Stella, dove i circa 300 ettari occupati dalla canna palustre (Phragmites australis). Su suoli salmastri inondati periodicamente, poveri di sostanze organiche e nitrati, si instaura una vegetazione pioniera costituita da associazioni a Salicornia. Su suoli molto salati e soggetti a frequenti inondazioni diventano preponderanti le camefite suffruticose succulente come Arthrocnemum fruticosum e le nanofanerofite succulente. Su suolo da umido a periodicamente inondato si instaurano praterie salate e salmastre a dominanza di emicriptofite, con presenza della graminacea Puccinella palustris.

FAUNA

La grande ricchezza biologica delle zone umide litoranee è dovuta al fatto che la terra, il mare e l’acqua dolce dei fiumi s’incontrano, in poco spazio, dando luogo ad innumerevoli opportunità per un numero talvolta elevatissimo di comunità biotiche, spesso in relazione dinamica tra loro.

CASONI

Il casone maranese è l’edificio simbolo della laguna. Si tratta di capanne a pianta rettangolare con angoli smussati e rivestite in cannuccia palustre che cresce in abbondanza nella laguna di Marano. I materiali di cui sono costituiti i casoni sono quelli che la natura e l’uso civico offrono; quindi, storicamente troviamo la fragmite facilmente reperibile nei dintorni dei casoni assieme a legni di robina, olmo e acacia che ne costituivano la struttura portante. Il casone Maranese viene da sempre costruito su di un rialzo di fango artificiale chiamato “mota” realizzato mediante l’utilizzo di una vanga che permette di prendere il fango dal vicino canale ed il cui perimetro viene coperto di massi o pali.

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